Skip to content
Caution: You are browsing the legacy symfony 1.x part of this website.

Giorno 8: I test unitari

Symfony version
Language
ORM

Negli ultimi due giorni abbiamo rivisto tutte le feature imparate durante i primi cinque giorni del calendario dell'avvento per personalizzare le caratteristiche di Jobeet e per aggiungerne di nuove. In questo processo abbiamo anche accennato ad alcuni punti più avanzati di symfony.

Oggi inizieremo a parlare di qualcosa di completamente diverso: i test automatici. Siccome l'argomento è vasto, prenderà due giorni per poter coprire tutto.

I test in symfony

Ci sono due tipi diversi di test automatici in symfony: i test unitari e i test funzionali.

I test unitari verificano che ogni metodo e ogni funzione funzionino correttamente. Ogni test deve essere più indipendente possibile dagli altri.

D'altro canto, i test funzionali verificano che l'applicazione risultante si comporti correttamente nel suo insieme.

Tutti i test in symfony sono collocati sotto la cartella test/ del progetto. Essa contiene due sotto-cartelle, una per i test unitari (test/unit/) e una per i test funzionali (test/functional/).

I test unitari saranno coperti dal tutorial di oggi, mentre quello di domani sarà dedicato ai test funzionali.

I test unitari

Scrivere i test unitari è forse una delle best practice più difficili da mettere in atto nello sviluppo web. Siccome gli sviluppatori web non sono molto abituati a testare il proprio lavoro, si levano molte domande: devo scrivere i test prima di implementare una feature? Di cosa ho bisogno per un test? I miei test devono coprire ogni singolo caso limite? Come posso essere sicuro che tutto sia testato bene? Ma di solito la prima domanda è molto più semplice: da dove iniziare?

Anche se molto votato ai test, l'approccio di symfony è pragmatico: è sempre meglio avere alcuni test che nessuno. Avete già un sacco di codice e nessun test? Nessun problema. Non c'è bisogno di avere una suite completa di test per beneficiare del vantaggio di avere i test. Si può iniziare aggiungendo dei test ogni volta che si trova un bug nel codice. Nel tempo, il codice diventerà migliore, la copertura del codice salirà e diventerete più fiduciosi. Iniziando con un approccio pragmatico, vi sentirete più a vostro agio coi test nel tempo. Il prossimo passo è scrivere test per le nuove feature. In men che non si dica, diventerete dei fanatici dei test.

Il problema con molte librerie di test è la loro curva di apprendimento ripida. Per questo symfony fornisce una libreria di test molto semplice, lime, per rendere la scrittura dei test incredibilmente facile.

note

Anche se questo tutorial descrive approfonditamente la libreria lime, si può usare una qualsiasi libreria di test, come l'ottima PHPUnit.

Il framework di test lime

Tutti i test unitari scritti col framework lime iniziano con lo stesso codice:

require_once dirname(__FILE__).'/../bootstrap/unit.php';
 
$t = new lime_test(1);

Innanzitutto, viene incluso il file iniziale unit.php, per inizializzare alcune cose. Poi, viene creato un oggetto lime_test, a cui è passato come parametro il numero di test pianificati.

note

Il piano consente a lime di mostrare un messaggio di errore nel caso in cui vengano eseguiti meno test di quanti pianificati (ad esempio se un test genera un errore fatale di PHP).

I test funzionano chiamando un metodo o una funzione con un insieme di input predefiniti e poi confrontando i risultati con l'output atteso. Questo confronto determina se un test passa o fallisce.

Per facilitare il confronto, l'oggetto lime_test fornisce diversi metodi:

Metodo Descrizione
ok($test) Testa un condizione e passa se è vera
is($value1, $value2) Confronta due valori e passa se sono uguali (==)
isnt($value1, $value2) Confronta due valori e passa se sono diversi
like($string, $regexp) Testa una stringa su un'espressione regolare
unlike($string, $regexp) Verifica che una stringa non soddisfi un'espressione
regolare
is_deeply($array1, $array2) Verifica che due array abbiano gli stessi valori

tip

Potreste chiedervi perché lime definisca così tanti metodi di test, visto che tutti i test potrebbero essere scritti usando il metodo ok(). Il beneficio dei metodi alternativi risiede nei messaggi di errore più espliciti in caso di test fallito e nella leggibilità migliorata dei test.

L'oggetto lime_test fornisce anche altri metodi di test utili:

Metodo Descrizione
fail() Fallisce sempre--utile per testare le eccezioni
pass() Passa sempre--utile per testare le eccezioni
skip($msg, $nb_tests) Conta come $nb_tests test--utile per i test
condizionali
todo() Conta come un test--utile per i test ancora da
scrivere

Infine, il metodo comment($msg) mostra un commento ma non esegue test.

Eseguire i test unitari

Tutti i test unitari sono memorizzati nella cartella test/unit/. Per convenzione, i test hanno un nome che deriva dalla classe che testano e un suffisso Test. Sebbene sia possibile organizzare i test nella cartella test/unit/ in qualsiasi modo, raccomandiamo di replicare la struttura della cartella lib/.

Creiamo un file test/unit/JobeetTest.php e inseriamoci il seguente codice:

// test/unit/JobeetTest.php
require_once dirname(__FILE__).'/../bootstrap/unit.php';
 
$t = new lime_test(1);
$t->pass('This test always passes.');

Per lanciare i test, si può eseguire direttamente il file:

$ php test/unit/JobeetTest.php

Oppure usare il task test:unit:

$ php symfony test:unit Jobeet

Test su linea di comando

note

la linea di comando di Windows sfortunatamente non è in grado di evidenziare i risultati dei test in rosso o in verde. Ma se si usa Cygwin, è possibile forzare symfony a usare i colori passando l'opzione --color al task.

Testare slugify

Iniziamo il nostro viaggio nel fantastico mondo dei test unitari scrivendo dei test per il metodo Jobeet::slugify().

Abbiamo creato il metodo ~slug~ify() nel giorno 5 per pulire una stringa, in modo tale che possa essere inclusa in un URL in modo sicuro. La conversione consiste in alcune trasformazioni di base, come convertire tutt i caratteri non-ASCII in un trattino (-), oppure convertire la stringa in minuscolo:

Input Output
Sensio Labs sensio-labs
Paris, France paris-france

Sostituiamo il contenuto del file di test col seguente codice:

// test/unit/JobeetTest.php
require_once dirname(__FILE__).'/../bootstrap/unit.php';
 
$t = new lime_test(6);
 
$t->is(Jobeet::slugify('Sensio'), 'sensio');
$t->is(Jobeet::slugify('sensio labs'), 'sensio-labs');
$t->is(Jobeet::slugify('sensio   labs'), 'sensio-labs');
$t->is(Jobeet::slugify('paris,france'), 'paris-france');
$t->is(Jobeet::slugify('  sensio'), 'sensio');
$t->is(Jobeet::slugify('sensio  '), 'sensio');

Dando un'occhiata più da vicino ai test che abbiamo scritto, si può notare che ogni riga testa una sola cosa. Questo va tenuto a mente quando si scrivono i test unitari. Testare una sola cosa alla volta.

Ora si può eseguire il file del test. Se tutti i test passano, come ci aspettiamo, si potrà gustare la "barra verde". Se no, l'infame "barra rossa" avvertirà che alcuni test non sono passati e che sarà necessario sistemarli.

test slugify()

Se un test fallisce, l'output fornirà alcune informazioni sul perché; ma se si hanno centinaia di test in un file, può essere difficoltoso identificare rapidamente il comportamento che fallisce.

Tutti i metodi dei test accettano come ultimo parametro una stringa, che serve da descrizione per il test. È molto utile, perché costringe a descrivere cosa si sta veramente testando. Può anche servire come forma di documentazione per il comportamento che ci si aspetta da un metodo. Aggiungiamo alcuni messaggi al file dei test slugify:

require_once dirname(__FILE__).'/../bootstrap/unit.php';
 
$t = new lime_test(6);
 
$t->comment('::slugify()');
$t->is(Jobeet::slugify('Sensio'), 'sensio', '::slugify() converts all characters to lower case');
$t->is(Jobeet::slugify('sensio labs'), 'sensio-labs', '::slugify() replaces a white space by a -');
$t->is(Jobeet::slugify('sensio   labs'), 'sensio-labs', '::slugify() replaces several white spaces by a single -');
$t->is(Jobeet::slugify('  sensio'), 'sensio', '::slugify() removes - at the beginning of a string');
$t->is(Jobeet::slugify('sensio  '), 'sensio', '::slugify() removes - at the end of a string');
$t->is(Jobeet::slugify('paris,france'), 'paris-france', '::slugify() replaces non-ASCII characters by a -');

test slugify() con messaggi

La stringa di descrizione del test è anche uno strumento prezioso quando si prova a immaginare cosa testare. Si può vedere uno schema nelle stringhe dei test: sono frasi che descrivono come il metodo si deve comportare e iniziano sempre col nome del metodo da testare.

sidebar

Copertura del codice

Quando si scrivono dei test, è facile dimenticare una parte del codice.

Come aiuto per verificare che tutto il codice sia ben testato, symfony fornisce il task test:coverage. Passando come parametri un file o una cartella di test e un file o una cartella di lib, il task dirà la percentuale di copertura del codice:

$ php symfony test:coverage test/unit/JobeetTest.php lib/Jobeet.class.php

Se si vuole sapere quali linee di codice non sono coperte dai test, basta passare l'opzione --detailed:

$ php symfony test:coverage --detailed test/unit/JobeetTest.php lib/Jobeet.class.php

Bisogna tenere a mente che quando un task indica che il codice è pienamente testato, vuol dire solo che ogni linea è stata eseguita, non che tutti i casi limite sono stati testati.

Poiché test:coverage si appoggia a XDebug per raccogliere le sue informazioni, si deve installarlo e abilitarlo in anticipo.

Aggiungere test per nuove feature

Lo slug per una stringa vuota è una stringa vuota. Lo si può testare, funzionerà. Ma una stringa vuota in un URL non è una buona idea. Cambiamo il metodo slugify() in modo che restituisca la stringa "n-a" in caso di stringa vuota.

Si possono scrivere i test prima, poi aggiornare il metodo, o viceversa. È solo una questione di gusti, ma scrivere il test prima dà la sicurezza che il codice implementi veramente quello che si è pianificato:

$t->is(Jobeet::slugify(''), 'n-a', '::slugify() converts the empty string to n-a');

Questa metodologia di sviluppo, in cui si scrivono prima i test e poi si implementano le funzionalità, è nota come Test Driven Development (TDD).

Se ora si lanciano i test, si dovrebbe avere una barra rossa, Se no, vuol dire che la feature è già implementata o che i test non testano quello che dovrebbero testare.

Ora, modifichiamo la classe Jobeet e aggiungiamo la condizione seguente all'inizio:

// lib/Jobeet.class.php
static public function slugify($text)
{
  if (empty($text))
  {
    return 'n-a';
  }
 
  // ...
}

Il test ora dovrebbe passare, come ci si aspettava, e possiamo goderci la barra verde, ma solo se ci siamo ricordati di aggiornare il piano dei test. Altrimenti, si avrà un messaggio che dice che si sono pianificati sei test, ma se ne è eseguito uno in più. Tenere aggiornato il conteggio dei test è importante, perché ci tiene informati se lo script dei test è morto prematuramente.

Aggiungere test a causa di un bug

Ipotizziamo che sia passato del tempo e che un utente abbia segnalato uno strano bug: alcuni link di lavori puntano a una pagina di errore 404. Dopo alcune investigazioni, si scopre che per qualche ragione questi lavori mancano dello slug della compagnia, della posizione o del posto.

Come è possibile?

Avete cercato in tutte le righe del database e le colonne sono sicuramente non vuote. Ci pensate per un po' e poi trovate la soluzione. Quando una stringa contiene solo caratteri non-ASCII, il metodo slugify() la converte in una stringa vuota. Contenti per aver trovato la causa, aprite la classe Jobeet e risolvete il problema nel modo giusto. È una cattiva idea. Prima, aggiungiamo un test:

$t->is(Jobeet::slugify(' - '), 'n-a', '::slugify() converts a string that only contains non-ASCII characters to n-a');

bug slugify()

Dopo aver controllato che il test non passa, modifichiamo la classe Jobeet e spostiamo il controllo della stringa vuota alla fine del metodo:

static public function slugify($text)
{
  // ...
 
  if (empty($text))
  {
    return 'n-a';
  }
 
  return $text;
}

Il nuovo test ora passa, come tutti gli altri. slugify() aveva un bug, nonostante la copertura del 100%.

Non si può pensare a tutti i casi limite quando si scrivono i test, e va bene. Ma quando se ne scopre uno, bisogna scrivere un test prima di sistemare il codice. Vuol dire anche che il codice diventerà migliore nel tempo, che è sempre una buona cosa.

sidebar

Verso un metodo slugify migliore

Probabilmente saprete che symfony è stato creato da dei francesi, quindi aggiungiamo un test con una parola francese che contenga un accento:

$t->is(Jobeet::slugify('Développeur Web'), 'developpeur-web', '::slugify() removes accents');

Il test deve fallire. Invece di sostituire é con e, il metodo slugify() l'ha sostituita con un trattino (-). Questo è un bel problema, chiamato translitterazione. Sperando che abbiate installato "iconv", esso farà il lavoro per noi. Sostituamo il codice del metodo slugify con il seguente:

// codice derivato da http://php.vrana.cz/vytvoreni-pratelskeho-url.php
static public function slugify($text)
{
  // sostituisce tutto ciò che non sia una lettera o un numero con -
  $text = preg_replace('#[^\\pL\d]+#u', '-', $text);
 
  // toglie gli spazi
  $text = trim($text, '-');
 
  // translitterazione
  if (function_exists('iconv'))
  {
    $text = iconv('utf-8', 'us-ascii//TRANSLIT', $text);
  }
 
  // minuscolo
  $text = strtolower($text);
 
  // toglie i caratteri indesiderati
  $text = preg_replace('#[^-\w]+#', '', $text);
 
  if (empty($text))
  {
    return 'n-a';
  }
 
  return $text;
}

Ricordate di salvare tutti i file PHP con la codifica UTF-8, che è la codifica di default di symfony, e quella usata da "iconv" per eseguire la translitterazione.

Cambiamo anche il file del test per eseguire il test solo se "iconv" è disponibile:

if (function_exists('iconv'))
{
  $t->is(Jobeet::slugify('Développeur Web'), 'developpeur-web', '::slugify() removes accents');
}
else
{
  $t->skip('::slugify() removes accents - iconv not installed');
}

Test unitari con Propel

Configurazione del database

I test unitari con le classi del modello di Propel sono un poco più complessi, poiché richiedono una connessione al database. Ne abbiamo già una, che usiamo per lo sviluppo, ma è una buona abitudine creare un database dedicato per i test.

Durante il giorno 1, abbiamo introdotto gli ambienti come un modo per variare le impostazioni di un'applicazione. Per default, tutti i test di symfony sono eseguiti nell'ambiente test, quindi configuriamo un database differente per l'ambiente test:

$ php symfony configure:database --env=test  "mysql:host=localhost;dbname=jobeet_test" root mYsEcret

L'opzione env dice al task che la configurazione del database è solo per l'ambiente dev. Quando abbiamo usato questo task durante il giorno 3, non abbiamo passato nessuna opzione env, quindi la configurazione è stata applicata a tutti gli ambienti.

note

Se siete curiosi, aprite il file di configurazione config/~databases.yml~ per vedere come symfony rende semplice modificare la configurazione a seconda dell'ambiente.

Ora che abbiamo configurato il database, possiamo inizializzarlo usando il task propel:insert-sql task:

$ mysqladmin -uroot -pmYsEcret create jobeet_test
$ php symfony propel:insert-sql --env=test

sidebar

Principi di configurazione in symfony

Durante il giorno 4, abbiamo visto che le impostazioni che provengono dai file di configurazione possono essere definite a diversi livelli.

Queste impostazioni possono essere anche dipendenti dall'ambiente. Questo è vero per la maggior parte dei file di configurazione che abbiamo usato finora: databases.yml, app.yml, view.yml e settings.yml. In tutti questi file, la chiave primaria è l'ambiente, con la chiave all che indica le impostazioni per tutti gli ambienti:

# config/databases.yml
dev:
  propel:
    class: sfPropelDatabase
    param:
      classname: DebugPDO
 
test:
  propel:
    class: sfPropelDatabase
    param:
      classname: DebugPDO
      dsn: 'mysql:host=localhost;dbname=jobeet_test'
 
all:
  propel:
    class: sfPropelDatabase
    param:
      dsn: 'mysql:host=localhost;dbname=jobeet'
      username: root
      password: null

Dati dei test

Ora che abbiamo un database dedicato per i nostri test, ci serve un modo per caricare alcuni dati per i test. Durante il giorno 3, avete imparato a usare il task propel:data-load, ma per i test occorre ricaricare i dati ogni volta che sono eseguiti, per porre il database in uno stato conosciuto.

Il task propel:data-load usa internamente la classe sfPropelData per caricare i dati:

$loader = new sfPropelData();
$loader->loadData(sfConfig::get('sf_test_dir').'/fixtures');

note

L'oggetto sfConfig può essere usato per ottenere il percorso completo di una sotto-cartella del progetto. Usandolo, si può personalizzare la struttura predefinita delle cartelle.

Il metodo loadData() accetta come primo parametro una cartella o un file. Può accettare anche un array di cartelle e/o di file.

Abbiamo già creato alcuni dati iniziali nella cartella data/fixtures/. Per i test, inseriremo le fixture nella cartella test/fixtures/. Queste fixture saranno usate per i test unitari e funzionali di Propel.

Per ora, copiamo i file dalla cartella data/fixtures/ alla cartella test/fixtures/.

Testare JobeetJob

Creiamo alcuni test unitari per la classe del modello JobeetJob.

Siccome tutti i nostri test unitari di Propel inizieranno con lo stesso codice, creiamo un file Propel.php nella cartella bootstrap/ dei test, con il seguente codice:

// test/bootstrap/Propel.php
include(dirname(__FILE__).'/unit.php');
 
$configuration = ProjectConfiguration::getApplicationConfiguration('frontend', 'test', true);
 
new sfDatabaseManager($configuration);
 
$loader = new sfPropelData();
$loader->loadData(sfConfig::get('sf_test_dir').'/fixtures');

Lo script è praticamente auto-esplicante:

  • Come per i front controller, inizializziamo un oggetto configurazione per l'ambiente test:

    $configuration = ProjectConfiguration::getApplicationConfiguration('frontend', 'test', true);
  • Creiamo un gestore di database. Esso inizializza la connessione Propel caricando il file di configurazione databases.yml.

    new sfDatabaseManager($configuration);
  • Carichiamo i nostri dati di test usando sfPropelData:

    $loader = new sfPropelData();
    $loader->loadData(sfConfig::get('sf_test_dir').'/fixtures');

note

Propel si connette al database solo se ha delle istruzioni SQL da eseguire.

Ora che è tutto a posto, possiamo iniziare a testare la classe JobeetJob.

Innanzitutto, dobbiamo creare il file JobeetJobTest.php in test/unit/model:

// test/unit/model/JobeetJobTest.php
include(dirname(__FILE__).'/../../bootstrap/Propel.php');
 
$t = new lime_test(1);

Poi, iniziamo aggiungendo un testo per il metodo getCompanySlug():

$t->comment('->getCompanySlug()');
$job = JobeetJobPeer::doSelectOne(new Criteria());
$t->is($job->getCompanySlug(), Jobeet::slugify($job->getCompany()), '->getCompanySlug() return the slug for the company');

Notare che testiamo solo il metodo getCompanySlug() e non se lo slug sia corretto o meno, perché l'abbiamo già testato altrove.

Scrivere test per il metodo save() è un po' più complesso:

$t->comment('->save()');
$job = create_job();
$job->save();
$expiresAt = date('Y-m-d', time() + 86400 * sfConfig::get('app_active_days'));
$t->is($job->getExpiresAt('Y-m-d'), $expiresAt, '->save() updates expires_at if not set');
 
$job = create_job(array('expires_at' => '2008-08-08'));
$job->save();
$t->is($job->getExpiresAt('Y-m-d'), '2008-08-08', '->save() does not update expires_at if set');
 
function create_job($defaults = array())
{
  static $category = null;
 
  if (is_null($category))
  {
    $category = JobeetCategoryPeer::doSelectOne(new Criteria());
  }
 
  $job = new JobeetJob();
  $job->fromArray(array_merge(array(
    'category_id'  => $category->getId(),
    'company'      => 'Sensio Labs',
    'position'     => 'Senior Tester',
    'location'     => 'Paris, France',
    'description'  => 'Testing is fun',
    'how_to_apply' => 'Send e-Mail',
    'email'        => 'job@example.com',
    'token'        => rand(1111, 9999),
    'is_activated' => true,
  ), $defaults), BasePeer::TYPE_FIELDNAME);
 
  return $job;
}

note

Ogni volta che si aggiungono test, non dimenticare di aggiornare il numero di test pianificati (il piano) nel metodo costruttore lime_test. Per il file JobeetJobTest, dobbiamo cambiarlo da 1 a 3.

Testare le altre classi Propel

Possiamo ora aggiungere test per tutte le altre classi Propel. Essendovi abituati al processo di scrittura dei test unitari, dovrebbe essere piuttosto semplice.

Insieme di test unitari

Il task test:unit può anche essere usato per lanciare tutti i test unitari per un progetto:

$ php symfony test:unit

Il task mostra per ogni file se i test passano o falliscono:

Test unitari

tip

Se il task test:unit restituisce uno stato "dubious" per un file, vuol dire che lo script è terminato prima della fine. Eseguire il test di quel file da solo fornirà il messaggio di errore specifico.

A domani

Anche se testare un'applicazione è molto importante, sappiamo che alcuni di voi sono stati tentati di saltare il tutorial di oggi. Siamo contenti che non l'abbiate fatto.

Certo, abbracciare symfony implica imparare tutte le grandi feature che un framework fornisce, ma anche la sua filosofia di sviluppo e le best practice che predica. E i test sono una di queste. Prima o poi, i test unitari vi salveranno la giornata. Danno una solida sicurezza sul proprio codice e la libertà di rifattorizzare senza paura. I test unitari sono un guardiano sicuro che avverte quando qualcosa si spezza. Lo stesso framework symfony ha oltre 9000 test.

Domani scriveremo alcuni test funzionali per i moduli job e category. Fino ad allora, prendetevi un po' di tempo per scrivere altri test unitari per le classi del modello di Jobeet.

This work is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported License license.